Le monete sono indistruttibili segni della memoria del
potere e della gente che le utilizzò. Conoscendone un poco il lessico, tutti
possono capire il linguaggio di questi segni, basta saperli interrogare con le
giuste domande. Mirandola offre un esempio privilegiato su questo tema, con uno
sguardo storico che ci conduce al di là delle Alpi.
Partendo da queste
considerazioni, sabato 9 giugno a Mirandola, al Gazebo degli Archi (Piazza
della Costituente 26), la professoressa Lucia Travaini terrà una relazione dal
titolo Perché Mirandola batté moneta? Giovan Francesco II Pico (1469-1533):
gli scritti, la zecca e le immagini del potere. L’evento rientra nell’ambito del
Memoria Festival (7-10 giugno), promosso dal Consorzio per il Festival
della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore.
Il Festival è strutturato in cerchi tematici, ognuno dei quali
dedicato a un aspetto, un’interpretazione, una suggestione scaturita dalla
memoria. In compagnia di numerosi protagonisti italiani della cultura, del
pensiero e dello spettacolo, l'evento invita il suo pubblico ad arrestare il
tempo frenetico dell’immediatezza, della quotidianità, per riscoprire il
piacere di concentrarsi e lasciarsi coinvolgere in riflessioni, dibattiti,
proiezioni e attività diverse.